Salute vs Bufale
Immunizzati Contro La Misinformazione Online sulla Salute
La misinformazione sulla salute che circola online, spazia da consigli inutili ad affermazioni pericolose. Si può diffondere grazie a persone che desiderano sinceramente aiutare ma non colgono il consiglio nel modo giusto, oppure può venire da persone che cercano di trarre profitto dalla paura o dalla frustrazione. Se il consiglio si rivela sbagliato, quanto potrebbe nuocere?
Ora più che mai, puoi ritrovarti sopraffatto/a dalla varietà di messagi che ascolti su internet – che vanno dai personaggi famosi e dai politici ai tuoi amici e alla tua famiglia – su come rimanere sani ed evitare malattie come il coronavirus (COVID19).
Oramai, sai che lavarti le mani spesso con acqua e sapone per almeno 20 secondi è sufficiente per arrestare la diffusione dei germi. Ma sapere come individuare la misinformazione sulla salute e non diffonderla può essere altrettanto importante per il tuo benessere e per quelli intorno a te.
Nella ricerca di un'informazione seria ed affidabile sulla salute, abbiamo messo insieme questo Data Detox Kit proprio per te, affinché tu possa imparare a valutare criticamente le affermazioni che incontri riguardanti la salute, e sapere cosa seguire, condividere o ignorare. Questi suggerimenti ti aiuteranno a incentivare l'ecosistema digitale collettivo.
Andiamo!
Quanto potrebbe nuocere?
C'è tanta falsa informazione in giro (tra cui la misinformazione, la malainformazione e la disinformazione – puoi saperne di più su ciascuno di questi qui). Può essere d'aiuto pensare a quanto possano in proporzione colpirti negativamente, come descritto dal rapporto del 2019 Comprendere il Disordine Informativo. Puoi anche valutare la misinformazione sulla salute secondo questa stessa proporzione. Diamo un'occhiata:
Rischio minimo si riferisce ad una falsa informazione sanitaria, che potrebbe confonderti ma non ti danneggerà né ti farà ammalare. Questo comprende la satira o la parodia, o consigli inefficaci o che si limitano a un effetto placebo, senza conseguenze per il tuo benessere.
Rischio medio descrive la misinformazione sanitaria, che potrebbe lasciarti un falso senso di stress o di sicurezza, divorare I tuoi soldi, o forse farti anche ammalare. Potrebbe trattarsi di uno scherzo o di una presa in giro, oppure di un consiglio o di prodotti ingannevoli, come il sito Goop era conosciuto per pubblicizzare).
Rischio alto si ha quando la misinformazione sanitaria arriva a provocare seri dànni fisici o irreversibili o un disagio psicologico sul lungo periodo, (come cure fasulle o consiglio velenoso), o ti porta a diffidare della comunità medica o scientifica (comprese le teorie cospirazioniste come questa o questa).
Più fai domande e valuti i livelli di rischio riguardo la misinformazione sanitaria, più diventerai esperto nel distinguere quando è sufficiente essere semplicemente indifferenti o quando prendere misure più drastiche, come denunciare o mettere in guardia famiglia e amici sull'argomento.
Cosa fanno le app per rallentare la diffusione
Nel tentativo di affrontare la misinformazione sanitaria e rallentarne la diffusione, alcune piattaforme ed app stanno prendendo provvedimenti. Twitter etichetta i messaggi con avvertimenti sulla misinformazione sanitaria, mentre Facebook usa IA per scovare le informazioni false sul COVID-19. YouTube ha in programma di aggiungere una funzione di verifica dei fatti. Alcune app come Instagram stanno già promuovendo fonti di informazione attendibili come l'Organizzazione Mondiale della Sanità o i Servizi di Sanità Nazionale. Queste app stanno facendo abbastanza o ci trovi ancora della misinformazione? Cosa stanno facendo le tue app preferite per aiutare?
La Bolla del Problema
Una volta che cominci a cliccare su articoli, post, o video su un determinato argomento, inizierai a vederne sempre di più. Non è necessariamente l'indizio che si tratti di un consiglio accurato. Una bolla di filtraggio si ha quando i servizi ti forniscono più storie come quelle su cui hai già cliccato. YouTube è l'esempio più lampante di piattaforma che raccomanda contenuti basati su ciò che già guardi (nota anche come “curatela algoritmica”), ma le bolle di filtraggio descrivono il modo in cui ti viene raccomandato un contenuto sui siti e sulle app più popolari.
In Cima Al Contenuto Raccomandato
Solo perché una piattaforma ti raccomanda un post o un video non significa che si tratti di corretta informazione o di consigli affidabili. Gli algoritmi di raccomandazione di Instagram e i feed di Twitter Explore, i post in evidenza su Facebook, le homepage curate e gli autoplay di YouTube e Netflix possono cacciarti dentro inutili vicoli ciechi.
Ciò fa sì che, quando post, immagini e video attirano tanta attenzione da parte degli altri, aumentino le probabilità che vengano pubblicizzati automaticamente.
Alcuni di questi feed, come avviene su Instagram e Twitter, ti danno l'opzione di condividere il tuo feedback, se un post o un account non è interessante o se lo trovi offensivo. (che siano o meno efficaci è un'altra storia).
Tieni d'Occhio
Se un contenuto raccomandato ti attira o ti resta attaccato in maniera sgradevole, hai a disposizione alcune opzioni per limitarlo:
- Disattiva l'autoplay e le notifiche
- Segui fonti di salute più conosciute e fidate
- Installa un blocca annunci come uBlock Origin sul tuo browser, di modo che le pagine web che visiti dal tuo browser non aprano annunci pubblicitari
- Rimuovi le app dallo schermo home del tuo telefono
- Periodicamente disinstalla le app per prenderti una pausa
Una Massiccia Dose di Verifica
Così tante fonti di informazione sulla salute, online e nei notiziari, possono generare confusione rispetto a chi dare ascolto. Le fonti più affidabili sui consigli per la salute presentano le seguenti garanzie:
- Elencano uno o più autori: quando cerchi quegli autori online, dovresti essere in grado di scoprire su quali altri progetti hanno lavorato e per chi lavorano. Controlla le loro credenziali: ti danno consigli nel campo di loro competenza?
- Aggiungono la data di pubblicazione su ogni comunicato e/o rapporto: sanno che l'informazione evolve nel tempo, perciò ti dicono chiaramente quando è stata l'ultima volta che hanno aggiornato il loro consiglio.
- Chiariscono che non c'è una soluzione uguale per tutti: a seconda del tuo profilo o della tua storia sanitaria, la cura che va bene per una persona potrebbe in realtà rivelarsi nociva per te e vice versa.
- Usano un linguaggio prudente: non “garantiscono” che quella cosa funzionerà, ma al contrario suggeriscono che quella cosa “può” aiutare. Un segno sicuro che la fonte è affidabile sono i fatti concreti. Se la storia usa parole che giocano con le tue emozioni (come “cura miracolosa”), forse è segno che lo stanno facendo intenzionalmente per influenzarti.
- Prendono la strada più lenta per la salute: riconoscono che non c'è un “rimedio istantaneo” e che le cure richiedono tempo, controlli, monitoraggi e modifiche personalizzate.
È buona prassi continuare a metter in discussione i consigli e i testimonials di cui senti parlare o vedi online, anche se vengono da qualcuno di cui in passato ti sei fidato. Puoi continuare a chiedere:
- Chi è la persona o il sito che sta condividendo questi consigli?
- Cosa ci guadagnano a condividere questa informazione o questo prodotto?
- Ne ricavano denaro?
- Chi è che non sta raccomandando questo consiglio o prodotto e perché non lo fa?
Non è troppo bello per essere vero? Potresti avere ragione.
Dichiarazioni di rimedi istantanei, guarigioni lampo, o immunità totale sono termini tipici del marketing usati per catturare la tua attenzione. Considera questo tipo di scelte lessicali estreme come una bandierina rossa e un motivo per indagare oltre.
Guarda I 9 suggerimenti di IREX per scoprire la misinformazione sul coronavirus per maggiori indizi qualitativi cui prestare attenzione. Per una lista di domande critiche per verificare fonti e dichiarazioni, leggi Accendi la Luce: Trova la Verità su Internet.
Perché Conta “Quando”
Dal momento che i progressi in campo medico richiedono verifiche costanti e test clinici, i professionisti della medicina aggiornano i loro consigli sanitari con regolarità. È normale ed è riconosciuto come un segnale di affidabilità della medicina moderna. In presenza di una crisi sanitaria o di una pandemia, i consigli medici vengono aggiornati settimanalmente se non addirittura su base giornaliera.
Non condividere immagini o screenshot di consigli; condividi il link
Quando condividi un consiglio, c'è la possibilità che nel tempo venga aggiornato. Se condividi un link, significa che la persona che lo riceve ha più facilità di verificare se è ancora l'indicazione più aggiornata.
Un esempio calzante al riguardo avvenne durante la pandemia da coronavirus che iniziò alla fine del 2019. il 14 marzo 2020, il Ministro della Salute francese twittò che l'ibuprofene può peggiorare i sintomi del coronavirus. Questa dichiarazione venne citata e ampiamente riportata dalle fonti principali di notizie, facendo vibrare gli smartphone nelle tasche della gente preoccupata in tutto il mondo. Ma il 18 marzo 2020, l'Organizzazione Mondiale della Sanità twittò che non c'erano prove che l'ibuprofene fosse rischioso e che non c'era motivo di evitarlo. Sebbene anche il consiglio aggiornato dell'OMS fu ampiamente riportato, la correzione ha fatto non poca fatica a recuperare l'errore originale.
Nota: a seconda di quando leggerai questo articolo, il consiglio può aver subito un nuovo aggiornamento sulla base di studi più recenti. Assicurati di fare la tua ricerca personalmente prima di seguire qualsiasi consiglio sanitario.
Seleziona le tue notizie dalle “più recenti” o “ultimissime” e ricontrolla sempre la data
Non tutte le app e non tutti i feed di notizie ti mostreranno automaticamente gli ultimissimi articoli. Qualche volta vedrai per primi il risultato più popolare o un sito promosso, anche se è obsoleto. Assicurati di selezionare i risultati personalmente e di ricontrollare sempre la data.
Nei motori di ricerca come Google e DuckDuckGo, che hanno una sezione Notizie, puoi filtrare i risultati dall'interno dell'ultimo giorno, settimana o mese.
Sfida: Ora che sai cosa cercare in una fonte attendibile, tira fuori il telefono e controlla il consiglio più recente sulla salute che hai visto diffondersi su Facebook, WhatsApp o Instagram. Concediti 10 minuti per indagare sulla dichiarazione. Imposta il timer! Se c'è un'immagine allegata, fai una ricerca inversa dell'immagine TinEye.com per vedere dove altro appare l'immagine. Cosa trovi nei 10 minuti di ricerca? I risultati ti hanno fatto cambiare idea? Ti ritrovi con più domande che risposte?
I “Superfood” dei Consigli Sanitari
Alcune delle fonti riguardanti le notizie sulla salute, considerate le più affidabili e responsabili dai professionisti della medicina sono:
- L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): stabilita nel 1948, una branca delle Nazioni Unite, e finaziata dai suoi 194 stati membri e donatori privati. È dislocata in sei uffici regionali così come in 150 uffici nazionali. Puoi visitare il sito, seguirli su Twitter, e unirti al gruppo coronavirus di WhatsApp per aver una risposta immediata alle tue domande.
- Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN): il sistema pubblico di assistenza sanitaria del Regno Unito. Puoi visitare il sito e guardare il loro video su YouTube.
- I Centri di Controllo e Prevenzione delle Malattie (CPCM): il principale istituto nazionale di salute pubblica degli Stai Uniti. Puoi visitare il sito e ascoltare i podcast.
Cosa è che considerate il superfood dei consigli sanitari dove vivi tu?
Riconosci la Tua Influenza
Abbiamo parlato di influencer su internet o sui media, ma hai mai pensato a te stesso/a come a un/a influencer? Le tue opinioni contano e hanno peso per le persone della tua vita. Perciò smattiamola di chiedere: perché condividi?
Associa il tipo di contenuto al motivo per cui lo condividi
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Non importa la ragione per cui tu condividi, chiediti quale può essere il peggior risultato del caso di questi consigli, prima di cliccare “Post”, per aiutarti a decidere se ne vale la pena. Quando condividi una dichiarazione o un prodotto sulla salute, gli amici e la famiglia possono pensare che tu l'approvi perché per te ha funzionato.
Ma chiunque abbia delle informazioni, anche se non sono verificate, non dovrebbe condividerle solo nel caso siano di effettivo aiuto? Non necessariamente. La misinformazione sanitaria può essere pericolosa, anche in modi che non vediamo subito. Forse la suggestione reale è innocua, ma il risultato indiretto lascia la gente confusa su cosa credere e cosa non credere. Oppure può fidarsi eccessivamente ed esporsi ad un rischio maggiore di quanto vorrebbe, rifiutando i protocolli sanitari pubblici o le raccomandazioni dei medici.
Riconosci la Tua Responsabilità
Quando leggi una dichiarazione online, potresti non dedicargli attenzione, ma se quell'affermazione proviene da un membro della tua famglia o da un/a amico/a, tenderai a dargli naturalmente più tempo e considerazione. Lo stesso vale quando condividi. Forse gli hai dedicato solo pochi minuti del tuo tempo, ma la tua condivisione può essere interpretata come approvazione.
Individuare i segnali di misinformazione sanitaria non fa bene soltanto a te, ma anche ai tuoi amici e alla tua famiglia. Non importa con chi parli, i tuoi obiettivi condvisi di rimanere sano e informato richiedono indagine, verifica e di sapere su chi puoi contare.
Vuoi controllare se ciò che hai letto è vero? Puoi saperne di più sfatate le dichiarazioni sul coronavirus qui. Guarda questo video che ti accompagna brevemente attraverso l'ecosistema disinformativo sul coronavirus. Stai al sicuro e in salute!!